Tra le figure artistiche maggiormente legate alla città di Jesi non si può lasciare fuori il nome di una donna straordinaria, Valeria Moriconi, nata tra le vie del centro nel 1931.
Ricordata da tutti come attrice teatrale, il suo primo amore fu il cinema, che la portò a interpretare alcune parti in film di grandi registi italiani, come Visconti e Mattoli e a recitare anche con Totò. Grazie ai suoi ruoli cinematografici attirò l’attenzione di Eduardo De Filippo, grande drammaturgo italiano del Novecento che, innamorato della sua esuberanza e del suo stile, la introdusse al mondo del teatro. Per De Filippo Valeria recitò nel 1957 come prima attrice nella commedia “De Pretore Vincenzo” e nel ruolo della co-protagonista Margherita in “Chi è cchiu’ felice ‘e me!”. L’apice del successo venne probabilmente raggiunto quanto interpretò Mirandolina ne “La locandiera” di Goldoni, arrivando perfino a recitare il Monologo della protagonista in russo a Mosca. Il presidente della Repubblica Scalfaro la nominò Grande Ufficiale della Repubblica italiana per i suoi meriti artistici e per alcuni anni ricoprì la carica di direttrice artistica del Teatro Pergolesi di Jesi.
Valeria è sempre stata legata a Jesi ed in particolare alla sua casa tra le vie del centro, dove morì nel 2005 all’età di 74 anni. Oggi la città le ha dedicato il teatro studio che si affaccia su Piazza Federico II, in eterna memoria di un’attrice che ha sempre creduto fino in fondo nel valore umanistico del teatro e nel suo ruolo educativo all’interno della società, in memoria di una donna che ha saputo sfruttare l’interpretazione teatrale quale strumento culturale di dialogo e rapporto con il mondo.
Si ringrazia il Centro Studi Valeria Moriconi per il materiale fotografico e le informazioni.